Accettazione eredità: cosa vuol dire?
Accettazione eredità: cosa vuol dire?
Questo è un argomento un pò tecnico ma ti assicuro che è meglio che leggi fino in fondo.
Per vendere una casa ereditata pensi basti l’atto di successione? Non è assolutamente così.
Quando erediti un immobile, insieme alla successione che dovrai fare entro un anno dalla morte del de cuius e serve esclusivamente ai fini fiscali ti sarà richiesta anche quella che si chiama “accettazione di eredità”.
Della successione se ne potrà occupare un geometra, un caf oppure il Notaio. Se parliamo di accettazione di eredità (sia tacita sia espressa) è un compito che potrà assolvere esclusivamente il Notaio.
Per diventare erede occorre infatti che il chiamato alla successione dichiari di voler accettare la casa in questione. E come si fa? In due modi:
- Accettazione tacita dell’eredità;
- Accettazione espressa dell’eredità.
Accettazione eredità: cosa vuol dire?
ACCETTAZIONE TACITA DELL’EREDITÀ
Potrai usare questa dichiarazione per tutti gli immobili trascritti nella stessa conservatoria dei registri immobiliari (lo so che può sembrarti troppo “tecnica” come cosa, ma spiegarla diversamente non è possibile). Spesso è utile se hai immobili nello stesso comune.
ACCETTAZIONE ESPRESSA DELL’EREDITÀ
L’accettazione espressa può essere pura e semplice, oppure con beneficio d’inventario. All’accettazione con beneficio di inventario si ricorre solitamente quando i debiti sono superiori ai crediti: con essa l’erede, onde evitare di rispondere dei debiti del defunto anche con il proprio patrimonio, mette una sorta di barriera tra i propri beni e quelli ereditati, per cui i creditori potranno pignorare solo questi ultimi.
I costi sono differenti: un’accettazione di eredità tacita può costare tra i 350€ e i 500€ a de cuius, mentre un accettazione espressa è un vero e proprio atto e sarà da valutare con il proprio Notaio di fiducia.
Accettazione eredità: cosa vuol dire? Guarda il video riepilogativo qui sotto
Devi vendere una casa ereditata? Leggi questo articolo