Si può vendere una casa senza agibilità?

Vendere una casa senza agibilità

Questo è un argomento spinoso, lo ammetto.
Al solo sentire la parola agibilità le persone vanno in ansia. Si può vendere una casa senza agibilità? Questa domanda mi viene fatta spesso e con questo articolo ho deciso di spiegarvi per bene l’argomento.

Vendere una casa senza agibilità

Andiamo con ordine: che cos’è l’agibilità/abitabilità?
“Secondo l’art. 24 del Testo Unico sull’Edilizia (DPR 380/01), il certificato di agibilità è un documento tramite il quale si attesta che un determinato immobile, a seguito dell’edificazione o di determinati interventi, possegga le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico definite dalla normativa vigente e che sia stato realizzato secondo quanto indicato nel progetto”.
Tradotto in maniera semplice: è una certificazione che attesta che acquistiamo una casa e non un box auto o un magazzino.

Quindi è un documento importantissimo? Non per forza….
Molte cose sono cambiate nel tempo. Infatti, l’agibilità è diventata obbligatoria nel 1934 con il Regio Decreto n. 1265 in cui il Podestà (oggi Sindaco) doveva autorizzare e rendere abitabili le costruzioni eseguite in conformità al progetto approvato, che avessero i muri convenientemente prosciugati e che non fossero insalubri.

L’agibilità del 1934 era una semplice autorizzazione sanitaria e non edilizia. La svolta avviene nel
1967 con la legge Ponte che introduce la dichiarazione di abitabilità o di agibilità.
All’inizio era un documento che non aveva molta valenza ma negli anni ha assunto tutt’altro
valore.

Vendere una casa senza agibilità

Quindi è si può vendere una casa senza agibilità?
Dipende da quando la casa è stata: costruita, ristrutturata o sopraelevata.
Come hai letto la legge ha assunto un’importanza rilevante dal 2001 in avanti. Per tutti gli edifici
costruiti dal 30/06/2003 l’agibilità è un documento essenziale. Se manca, l’immobile rimane
commercializzabile ma dovrà essere prodotta, se richiesta, pena nullità dell’atto.

Per gli edifici costruiti prima del 2003 cosa succede?
Per gli edifici costruiti prima del 01 settembre 1967, il certificato di agibilità non era obbligatorio.
Va comunque sempre comunicato all’acquirente la sua assenza. L’immobile è assolutamente commercializzabile. La mancata comunicazione dello stesso può al massimo produrre una richiesta
di sconto sul prezzo e l’acquirente non può pretendere il certificato stesso.
Per gli immobili costruiti successivamente al 01 settembre 1967 la cosa è più complicata in quanto
diventa essenziale capire come mai non vi è l’agibilità. Spesso capita per motivi burocratici o perché manca l’integrazione di un documento. Bisogna iniziare a preoccuparsi quando la stessa è stata sospesa o persino negata. Anche in questo caso vendere una casa senza agibilità sarà possibile ma diventa essenziale comunicare all’acquirente l’assenza della stessa pena la nullità dell’atto o una richiesta di sconto del prezzo.

Come avrai inteso l’argomento è molto spinoso e va affrontato volta per volta identificando i
possibili problemi. Ad oggi non è più il comune a rilasciare il certificato di agibilità ma viene fatta un’autodichiarazione da un professionista che attesta i requisiti richiesti. Diventa parte integrante dei compiti di un agente immobiliare controllare la presenza di tutti i documenti (come l’agibilità) per leggere l’articolo in cui parlo di tutte le responsabilità di un agente immobiliare clicca qui.

Vendere una casa senza agibilità

Guarda questo video per approfondire l’argomento: Vendere una casa senza agibilità

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