Differenza tra assegno bancario e assegno circolare
Stai cercando casa, è arrivato il momento della proposta d’acquisto. L’agente immobiliare ti guarda e ti dice: “Mi raccomando porti con sé i suoi documenti personali ed un assegno!”
Ma cos’è un assegno? Sai quanti tipi di assegni esistono?
L’assegno bancario è uno strumento di pagamento sostitutivo del contante con il quale il titolare del conto corrente (traente) ordina alla propria banca (trattario) di versare una determinata
somma di denaro a favore di un’altra persona (beneficiario). Ne esistono di due tipi: assegno bancario e assegno circolare. Vediamo le differenze.
Cos’è l’assegno bancario?
L’assegno bancario è quello che viene emesso dal titolare di un conto corrente il quale si è fatto prima rilasciare, dalla propria banca, un carnet di assegni (per i più giovani, chiedete a mamma e
papà, vi faranno vedere il loro carnet). Dunque, l’assegno bancario presuppone l’esistenza di un conto corrente e che il conto corrente possa “coprire” l’importo riportato sull’assegno
medesimo. Chi accetta un assegno bancario, quindi, non può mai avere la certezza matematica che il conto sia coperto: per accertarsene non dovrà far altro che portarlo immediatamente all’incasso. La banca gli dirà se sul conto vi è sufficiente copertura o meno. La risposta è immediata se l’assegno viene presentato alla banca emittente (quella cioè del titolare del conto), altrimenti, se portato presso il proprio istituto di credito, ci vorrà qualche giorno.
In ogni caso, se il debitore emette un assegno e dichiara che sul conto c’è la copertura sufficiente, facendo in modo di convincere il creditore che il titolo verrà regolarmente pagato, mentre invece sa già che il conto è in rosso, commette il reato di insolvenza fraudolenta.
Differenza tra assegno bancario e assegno circolare
Cos’è l’assegno circolare?
Completamente diverso dall’assegno bancario è l’assegno circolare. In questo caso, il debitore che deve consegnare una somma al proprio creditore, come pagamento di un’obbligazione, anziché dargliela in contanti, può depositarla in banca e, all’esito di tale deposito, farsi rilasciare dall’istituto di credito un certificato (appunto l’assegno circolare) che garantisce la presenza di tale somma.
Consegnando detto titolo al creditore gli consente di andare a ritirare l’importo già depositato presentando un semplice documento di identità. Sull’assegno circolare è infatti
previamente stampato – da parte della banca emittente – sia l’importo che il beneficiario. Quindi, in tal caso, il creditore ha la certezza matematica che l’assegno è coperto perché esso viene
emesso solo a condizione che prima il debitore abbia depositato in banca la somma corrispondente all’importo indicato nell’assegno.
In parole povere, l’assegno circolare equivale a soldo contante! Differenza tra assegno bancario e assegno circolare
Personalmente alla proposta d’acquisto accetto assegni bancari mentre al compromesso, che ritengo sia un momento quasi sacro, preferisco un assegno circolare. Perché? L’assegno bancario
se versato nel nostro conto corrente e non incassato direttamente nella banca dell’acquirente, richiede un tempo di contabilizzazione che va da 7 a 10 giorni. L’assegno circolare, invece,
permette un accredito in pochi giorni. In una trattativa immobiliare anche il fattore tempo è importante.
Differenza tra assegno bancario e assegno circolare
Ho realizzato un video a riguardo che puoi trovare qui! Inoltre per scoprire altri contenuti sul mondo immobiliare ti consiglio di iscriverti al mio canale di Youtube.