Per vendere pensi basti l’atto di successione? Non è così.
Quando erediti un immobile, insieme alla successione che viene fatta esclusivamente ai fini fiscali devi fare quella che si chiama “accettazione di eredità”.
Per diventare erede occorre infatti che il chiamato alla successione dichiari di voler accettare la casa in questione. E come si fa? In due modi:
- Accettazione tacita dell’eredità;
- Accettazione espressa dell’eredità.
ACCETTAZIONE TACITA DELL’EREDITÀ
Potrai usare questa dichiarazione per tutti gli immobili trascritti nella stessa conservatoria dei registri immobiliari (lo so che può sembrarti troppo “tecnica” come cosa, ma spiegarla diversamente non è possibile).
ACCETTAZIONE ESPRESSA DELL’EREDITÀ
L’accettazione espressa può essere pura e semplice, oppure con beneficio d’inventario. All’accettazione con beneficio di inventario si ricorre solitamente quando i debiti sono superiori ai crediti: con essa l’erede, onde evitare di rispondere dei debiti del defunto anche con il proprio patrimonio, mette una sorta di barriera tra i propri beni e quelli ereditati, per cui i creditori potranno pignorare solo questi ultimi.
In sintesi, se decidi di vendere un immobile ereditato, ricordati che a parte il costo della successione dovrai tenere conto di quello dell’accettazione di eredità. In caso contrario non ti sarà possibile procedere con la vendita della casa!